Akowa

Capisco che venga definito come maschile, sulle prime presenta note spigolose e harsh ma al contempo anche una notevole originalità, suppongo sia data da questo rizoma africano tchourai o wusulan che pare sia una resina, infatti è anche denominato incenso africano, ma più aromatico di quello classico. Un po’ rimanda a quell’odore che si trova nei negozi africani equo-solidali per capirci, è molto simile, un po’ incensoso, un po’ dolce, un po’ terroso, un po’ da cassetto di legno chiuso, un po’ tutte queste cose insieme. Ne discende un profumo che secondo me è molto hipster più che hippy, ha qualcosa di hippy ma potrebbe essere anche elegante in qualche modo, bello in un contrasto da portare con giacca o completo. Il cacao non si manifesta di per se ma come odore terroso dolcino che si mescola al tutto, il patch ovviamente non poteva mancare.
Gli spigoli si smussano nell’evoluzione successiva della fragranza, molto ad opera della vaniglia; non sento bene i fiori d’arancio, è una fragranza più resinosa che floreale, per la parte verde sicuramente più patch che foglia di fico che non risalta. Come dicevo lo vedo molto bene se indossato in contrasto, abbinato ad un look ineccepibile, poi lo segnalerei particolarmente ai patch lovers. Ha un suo perché, come fragranza.

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