Aurore Nomade

2012. Bertrand Duchaufour. La banana c’è, si sente ma non è dolce, fa estate, il mare è evidente e davvero realistico, una delle note meno artificiali che abbia sentito a riguardo, almeno inizialmente poi si modifica, non è eccessivamente salino; la carambola secondo me si sente più della banana, comunque è piuttosto inscindibile dall’artemisia, l’ylang non è in versione molto cremosa, e completa l’idea di mare tropicale assieme al frangipane; ulteriore aromaticità fresca dall’elicriso; quindi un velo di ambra, sandalo e muschio. Non sento vari elementi presenti in piramide: no vaniglia, no rum, no spezie. Un marino per nulla addolcito, tropicale, in realtà non è fruttato perché la banana scompare dopo poco, resta la componente verde, fresca, anzi quasi fredda, che apporta una sensazione di pulito.
È luminoso, spiked, frizzante, quasi leggermente pungente, tipo aria fresca mattutina, con il pungente che si ha in alcuni odori di pulito. Direi che sento un po’ il geranio oltre all’ylang e quasi più nulla del frangipane. Su di me non è per nulla indolico. La cosa strana nei vari commenti che ho letto è che molti ne sottolineano la dolcezza anzi dicono addirittura molto dolce, su di me zero, proprio per nulla. A dd avanzato trovo leggera traccia della speziatura ma non pepe, nessun pepe, forse solo un poco di chiodi di garofano ed anche questo differisce con molti commenti di chi lo sente pepato. Quindi no frutta, no zucchero, no pepe, no indolico. Su di me è uno spike marino, quasi pulitoso lavanderia, ecco sa di bucato steso in una casa in riva al mare, mare e sapone di Marsiglia a dd avanzato. Intenso, con sentori tropicali, curioso, non mi ritrovo con buona metà di quello che è stato scritto su questa fragranza. Molto curioso e interessante. Mi piace ? No per nulla, ma non è rilevante.

Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License