Charogne

2007, Shyamala Masondieu. Inizialmente non sento esplicite note animali, il cuoio, o comunque una pelle intensa, leggermente sporca, che vira al cuoio, è la nota principe, richiama l’idea di una borsa di pelle chiusa da tempo in un armadio, assieme a pepe rosa e ambretta che lo enfatizza, sento bene anche il cardamomo, un po’ di styrax, note fiorite retrostanti e indistinte su di me, non sento zenzero, nè vaniglia, mentre è evidente il labdano più che l’incenso.
Non è un profumo spigoloso o pungente ma nemmeno tondo, un cuoio leggermente speziato e resinoso. Parte come una bella fragranza cuoiata, unisex, invernale, a dd inoltrato si intensifica il lato cuoiato, pepato, labdanoso, probabilmente è la nota di vaniglia, anche se non esplicitamente avvertibile, ad ammorbidirne gli spigoli, rendendolo appunto unisex. Molto più avanti nell’evoluzione, la nota cuoiata sporca sopravanza, fondendosi con l’odore corporeo, nel senso che si perde la nota di cuoio diventando un odore animalico di pelle umana, come se provenisse da noi stessi, estremamente interessante. È un profumo diretto non è polveroso nè talcato.

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