Coreterno

Hardkor

Arturetto Landi. Nuova fragranza di cui non mi sembra si sia ancora parlato. Il sottotitolo sul sito è erotic amber oud. È un Oud morbido, molto piacione, fruttato, senza asprezza nonostante le note di pompelmo e passion fruit. Probabilmente il ribes nero modula molto la luminosità, non avrei mai citato agrumi o frutti aspretti, al buio delle note. C’è anche mango, leggo, ed in effetti colgo una sfumatura quasi tropicale, anche qui vi dico che al buio l’avrei attribuita al floreale, il quale, invece, è dato da gelsomino, mughetto ed accordo orchidea. Il tono vanigliato si sente molto bene per la presenza appunto dell’acc orchidea e della vaniglia, anzi, direi proprio essere un oud/pelle vanigliato e fruttato, più che floreale. Nel progress infatti si evidenzia meglio la sfumatura di pelle, che sulle prime è fusa nei sentori di oud, così come il frankincense che ne rinforza i lati resinosi; suppongo poi qui sia un accordo oud, quindi non separabile come sfumatura, così come il leggerissimo patch. Molto versatile ed accattivante, son sicura piacerà molto; per i toni balsamici e fruttati posso vederlo anche con clima mite, non solo invernale, ed a quel punto probabilmente risalterà ancor meglio la vaniglia.

Hierba Nera

2019 Luca Maffei. Leggermente maschile, ma solo leggermente, più che altro perché principalmente si sente legno di cedro e sfaccettature amarognole, tanto che avrei detto vetiver, ma non lo vedo fra le note. Noce moscata legnosa, ma le note sono estremamente fuse fra loro, tutto è molto modulato, qualche composto ambrato, iso e, ma percepisco una sorta di Cashmeran che blenda il tutto, ma non esattamente cashmeran, e non so darvi un nome, magari è il cedarwood, presente assieme al legno di cedro, ma è un composto che non conosco. Resta close skin, non è luminoso, non aspro e soprattutto non trovo nessuna alga, la salinità è estremamente leggera. Labdano-incenso leggero di sfondo. Nessun Oud, nessunissimo, ignoro se ne ho una parte anosmicamente bloccata o lo percepisco interamente, perché lo sento poco definito, con note non scandite.

No Sleep

Un fiorito molto soft e vanigliato, sento proprio odore di zucchero, che risalta accanto alla violetta; gelsomino, giacinto, rosa bianca, giglio, completano il bouquet un po’ fatato. Il patch non si sente affatto, per nulla, non è una fragranza particolarmente dolce nè agrumata. Lo trovo un po’ sognante, molto delicato e serico, di un color indaco/violetto; sullo sfondo, legni chiari fanno risaltare meglio il floreale. Molto carino, primaverile ed un po’ magico. Non c’è nulla di pungente o graffiante, o impetuoso in questa fragranza. Un floreale delicato e dolce: il profumo delle fate.

Catharsis

Profumo particolare, tanto che al buio delle note ho difficoltà ad identificare qualcosa. Oud, non scuro e per questo motivo di difficile incasellatura immediata, forse un composto diverso dai soliti, direi con un sentore non di pneumatico, ma sempre attorno al garage o interni macchina. C’è del floreale luminoso ad accompagnare, ma non lo riconosco, debbo leggere le note. La nota di pelle la identifico solo in un secondo tempo, poi diventa sempre più evidente; le spezie le percepisco come sfumature dell’oud e non note staccate di noce moscata e cdg, molto retrostanti, fuse nei legni. Whisky non pervenuto nè come aroma, nè come liquorosità. Il bouquet è inscindibile, forse la rosa la trovo, ma non sono sicura ed a priori non l’avrei mai identificata, credo proprio di sentire più zafferano che rosa. Con il senno di poi, dopo aver letto le note, direi di sentire più ylang che non rosa e neroli, pian piano la rosa si fonde nell’oud, fornendogli una leggera pungenza. Interessante soprattutto per come si fondono le note fra loro. Unisex, proiezione medio bassa, non dolce, non il solito Oud-rosa-zafferano.

Punk Motel

Luca Maffei. Ho capito che l’odore del salicilato non è univoco, ce ne sono vari, e qui dalle note non è specificato. Io sento zucchero bruciato. Non so quali siano i composti che si usano per la nota di rosa bianca, non mi ero nemmeno mai fermata a riflettere sul fatto che si associa un odore differente alla rosa bianca, non è solo una rosa rossa attenuata, questo infatti non sa effettivamente di rosa, è più un fiore bianco ma vellutato come una rosa, non pungente; una sorpresa per me che non amo la rosa, mi piace moltissimo. È una delle fragranze più note del marchio, già se ne parla molto e se ne parlerà ulteriormente appena sarà più diffuso il marchio. Luminosità assente, sicuramente c’è vaniglia ma non dolce, muschio ed ambretta. Io non sento la salinità ed il mare francamente nemmeno, è curiosa questa questione del tono salato, perché ho capito che c’è chi lo sente e chi non lo sente affatto, come me, io non sento nemmeno nessun deserto. La mia impressione è di zucchero bruciato o marshmallow arrostito, non particolarmente dolce. Proiezione non eccelsa ma questa fragranza è proprio da sentire. Non ha nulla di punk a meno di non considerare il gotico nel punk. Io non lo percepisco luminoso ma sparkling, una cascata di scintilline nel buio o fiammelle, in una stanza buia, sicuramente un effetto della scorza di bergamotto. Su di me non risulta poudrè ma solo un po’ fluffoso, rientra in un contesto gotico di trine, pizzo e merletto. Colore bianco panna, un color vaniglia su sfondo nero. Estremamente accattivante nella sua semplicità, prevedo strage di cuori. Decisamente ci faró un pensierino.

Rose and Me

Una rosa molto profonda, con la sua pungenza, quasi totalmente dark, cupa e misteriosa. Vedo adesso che la nota si chiama black rose, quanto mi piacerebbe che qualcuno mi spiegasse qualcosa su questa nota. La sfaccettatura floreale arriva dopo poco, rendendo la rosa più grassoccia, non trovo un altro termine per spiegarlo; non distinguo in maniera chiara il gelsomino ed il geranio, inizialmente sono solo striature, ma nel proseguo non so se per suggestione, o se perché sta evolvendo la fragranza, talvolta sento geranio più che rosa, ma con lo stesso aspetto, come due immagini che di sovrappongono. Il patch non è evidente, lo percepisco solo nella scuritura della rosa, guaiaco invece più in risalto. Lo zafferano è talmente fuso con il sentore di rosa e talmente usato in abbinamento ad essa che sto cominciando a dire rosa quando sento zafferano; muschio non particolarmente clean/pulitoso, non colgo lo styrax. Un rosa/patch/zafferano ben modulato, secondo me, interessante.

Mystic Sugar

Al momento non ancora inserito su Fr.; la sensazione di zucchero tostato, un po’ bruciato c’è, la dolcezza aumenta leggermente nel progress. Sento scorza d’arancio, infatti non mi riporta ad un marshmallow abbrustolito, anzi pian piano l’arancia su di me diventa un sentore centrale, leggermente dolce, come un’arancia-vaniglia, ma non come un dolce all’arancia. Non sento ananas, anche se si percepisce un sentore fruttato generale, accanto all’arancia, oltre al sentore mandorlato dei fiori di mandorlo e tonka. Sta evolvendo ancora, l’arancia recede, resta una luminosità calda dello zenzero, senza asprezza. Il cardamomo ora lo sento: resta sempre vanigliato ma lo zucchero bruciato è ora molto lontano, ed anche l’arancia è più sfumata, sempre comunque leggermente ambrato. Non percepisco sandalo e nemmeno gelsomino ma soprattutto non sento nessun cacao. E dire che c’è assoluta di cacao in piramide, forse da parte di quel tono dolce, vanigliato più scuro di sfondo, che si confonde nella tonka. Un bel profumo, un bel gourmand, a riprova che quando un naso serio si mette a far gourmand si ottiene un profumo che ha anche evoluzione. Personalmente è troppo fruttato ma lo trovo davvero ben fatto e piacerà a tanti. Prevengo la domanda che arriverà sicuramente: è unisex? Secondo me sì, il livello di dolcezza lo trovo compatibile con pelle maschile, anzi, probabilmente risaltano meglio i toni più scuri e bruciacchiati che su di me purtroppo tendono a sparire.

Freakincense

La prima cosa che noto, da amante degli incensi è l’inusuale abbinamento lime/incenso ed elemi, interessante, andrebbe esplorato di più. Il pepe rosa è lievemente piccante e si sente anche dal punto di vista aromatico. Il vetiver è solo arioso e non sento risvolti legnosi, soffia proprio sul labdano. Non è cupo e resinoso, non percepisco la violetta come protagonista, mi sembra crei una atmosfera umido/terrosa che la lega al patch creando un lieve contrasto con la luminosità della fragranza. Quindi lo definirei un resinoso in versione pop. Luminoso, arioso, piccante, su sfondo umido. C’è sia contrasto di luce che contrasto umidità/ariosità. Per clima mite, unisex.

Psychedelicious

Un pepe rosa che rende la rosa speziata, con una luce ben modulata, fra toni fruttati acquosi di mango e litchi, pompelmo, lampone e ribes nero, non risulta luminoso. Il pepe dopo l’apertura recede (noce moscata non rilevante), quindi la fragranza diventa più allegra e gioiosa: l’impressione di qualcuno molto serio che poi esplode a ridere improvvisamente. La rosa si stempera in peonia e magnolia, prendendosi meno sul serio ed assumendo striature dal magenta al rosa. Sul retro un po’ di ambrato-ambragrigioso e vetiver, mentre vaniglia e sandalo non li trovo rilevanti. Base calda, carino, simpatico, unisex, stagionalità trasversale ma non lo vedo da clima caldo. Su certe pelli o al maschile potrebbe anche diventare sexy, sempre però in maniera ironica.

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