Fleur De Peau

2018. Olivier Pescheux.
Non lo trovo granché aldeidato, l’iris viene fuori subito poi si assesta in coro con le altre note: ambretta, muschio, ambragrigia-ish, e l’iris si attenua molto, non sento rosa, non sento pepe, non ha una componente citrica di rilievo. Molto skin scent, non ha proiezione, c’è chi dice sappia di pulito, secondo me sa più di pelle umana pulita, non è polveroso nè saponoso, muschio bianco. Non è una fragranza dalla spiccata personalità, non sono nemmeno certa se non mi venga in parte anosmizzata, perdonate il neologismo ma è comodo, eppure il muschio lo sento, ma essendo almeno in parte un molecolare, o comunque con vari elementi sintetici, mi viene il dubbio che ci sia altro che non sento, altrimenti filosoficamente non capisco perché profumarsi con un profumo che sappia di pelle pulita, un Iris muschiatino, con ambra grigia che credo sia ambrettolide nel dd, non sento sandalo, la carota fornisce solo un leggero arrotondamento senza evidenziarsi, nessun sentore di cuoio o pellame. C’è un tassello che mi manca, secondo me io lo sento solo parzialmente perché non può essere “tutto qui”. Persistenza veramente corta, quasi evanescente.

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