Himalaya

Questo agrumato legnoso si percepisce da subito essere più maschile, molto classico, anzi proprio canonico. Gli agrumi non sono aspri, ma restano ben evidenti, muschio che scalda, sandalo e legno di cedro, la classica nota ambragrigiosa creed appena appena salina. Un esperidato legnoso estivo, sento più sandalo che cedro, ma un sandalo morbido e quasi cremoso. Più semplice e diretto di quel che mi aspettassi e decisamente non così ozonato o freddo come il nome potrebbe suggerire. Passata l’apertura diventa unisex, non particolarmente sfaccettato e proprio non riesco a trovare connessione fra il nome ed il profumo, anzi a me pare una atmosfera marittima… comunque nel proseguo diventa più freddo ma di certo non così tanto come uno si può aspettare dal nome. Lo trovo un po’ bidimensionale, evolve in un muschio bianco molto clean, ma neve no e montagna nemmeno. Fra le note ufficiali trovo pink berries, e, posto che intendano pepe rosa, non lo sento affatto ma nemmeno pepe di altro tipo. Vetiver un poco arioso e fresco, tonka e noce moscata, non mi pare di trovarle. Qualcuno, leggendo qua e là, menziona una nota di asparago che non ho trovato scritta nei vari siti che ho guardato e che , posto ci sia, non sento affatto. Nel proseguo come dicevo il freddo arriva, ma lo sfondo resta caldo. Rapporto q/p sbilanciato sul p, a mio avviso.

Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License