Lettre De Pushkar

2018. Sonia Constant. Dolce, quasi gourmand, inizia come una vaniglia speziata, fiorita e legnosa, zuccherina, sento bene zafferano e cannella, non la noce moscata. Una rosa dolce, ambrata quasi sciropposa, legno nelle retrovie ma non sento oud in fase iniziale.
Ha elementi anche non gourmand: rosa e mix di legni, ma essendo proprio dolce viene da definirlo un gourmand tout court. Mi chiedo già da subito se possa diventare alla lunga stucchevole. Non è un profumo da mezze misure: mancherebbe il miele come aroma per ottenere un bakhlava. La consistenza stessa del profumo è quasi sciropposa.
Luminoso, nel proseguo comunque il dolce si appiana abbastanza e la rosa diventa molto più evidente, ed è davvero una bella rosa quella che emerge da questo zucchero ambrato liquido e comincio a sentire anche una base di oud sfumata dalla noce moscata e patch. Per chi pensa di poter amare una rosa speziata, leggermente oudata e immersa nello sciroppo, consiglio di sentirlo. Mi rispondo da sola sulla questione stucchevolezza, ha una bella evoluzione che credo proprio prevenga questa possibilità anche se ribadisco che inizialmente è molto dolce. Lo trovo interessante e credo potrebbe piacere a molti.

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