Majaina Sin

Majaīna Sin - TDC
2017 Emilie Coppermann. Dolce, con sfumature di scorze agrumate, ma non luminosità aspra, troppe note per mettere a fuoco tutto, direi che il sentore dolce ed anche un po’ fruttato è dato principalmente dalle scorze candite (sto ovviamente leggendo la piramide, a me pare ovvio che non è che mi metta ad annusare un profumo e mi venga da dire tó ci sento delle scorze candite di Bigarade e sciroppo d’acero, poi confronto quel che leggo con quel che sento, senza forzare le cose, se non lo trovo, non lo sento e lo scrivo). Questo sentore dolce, si somma alla crema di castagne, che mai e poi mai avrei individuato senza le note, dolce e cremosa, la castagna non risalta netta e chiara, ma sapendolo la trovi. C’è anche zenzero a schiarire, anzi credo che la luminosità calda del profumo sia maggiormente opera sua, nessuna asprezza. La cannella comunque forse è la nota più evidente, quasi floreale qui, sebbene il bouquet sia di difficile scomposizione, si percepisce comunque esser tropicale, probabilmente dall’accordo orchidea che si fonde con la vaniglia, personalmente al buio avrei detto ylang. Sul retro sento tonka e qualche sfumatura ambrata, quindi nel proseguo si configura come un floreale tropicale dolce, cannelloso, vanigliato, luminoso, con sfumature zenzerose, di arancia amara candita e gourmand. Con la piramide di Fr. non mi trovo sulla castagna, su di me non è così rilevante, non è definibile come “un profumo alla castagna”, ed in generale sembra essere un profumo alla vaniglia ma non lo è. Un floreale con nuances gourmand, ben armonizzato secondo me, ben fatto e con un’intensità lievemente sopra la media del marchio.

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