Myrrhe Ardente

Cera d’api intensa evidente e legno (guaiaco, dalle note), sentore di mobile antico restaurato, sottofondo di resine e vetiver che mantiene la sua nuance amara ed un po’ radiciosa. Immaginavo una elevata intensità balsamica, invece si avverte appena, è un negozio intero di antiquariato anzi un negozio di un restauratore di mobili. Non sento la vaniglia e su di me non ci sono toni dolci. La parte legnosa comunque non è in primo piano ma resta sottostante. È abbastanza close skin, no sillage ma discreta persistenza, e come dicevo non è dolce, credo che al buio non avrei menzionato la mirra, senza il balsamico mi riesce molto difficile identificarla, percepisco giusto un resinoso generale. Benzoino avvertibile e caldo, si combina con la cera e dopo il dd diventa sempre più protagonista. Discreta ed elegante, invernale, resta leggermente amara, forse la vedo meglio come indosso maschile.

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