Oscuro

2014 Nicola Bianchi. I monom sono in olio, difficili da provare, il set è di 3ml e costa troppo per esser solo un test. Come ho spesso raccontato, la lavanda è una nota con cui ho spesso difficoltà, se non sepolta da una tonnellata di vaniglia, qui non c’è nessuna vaniglia, eppure questa lavanda terrosissima ed umida la trovo davvero piacevole. Senti proprio il terriccio bagnato, e quando sfumano le nuances più lavandose è proprio terra dopo la pioggia, suolo dopo un acquazzone. Il patch lo sento evidente ed anche lui pur non essendo una nota che amo indossare è parte integrante di questo sentore assieme ad un muschio non fungino ma anch’esso terroso. La tonka resta coperta dalle note precedenti, ed anche il sandalo che non riesco a trovare. Non è animalico ma nel proseguo il muschio prende sempre più visibilità, non fungino, molto diverso dall’acampora per capirci, molto terroso e tanto umido. Credo sia molto individuale comunque la tipologia di odori che troviamo sensuali, io giro attorno all’ambragrigia, a certi Oud mediorientale non ripuliti, a leggeri sentori di castoreum e tuberose sudate. Questo, che beninteso mi sta piacendo molto, proprio no, non lo trovo per nulla sexy, magnetico sì, potente e terroso d finisce in wish list, ma sexy per nulla, comunque indubbiamente per qualcuno può esserlo. Incredibile che metta in wish un profumo lavanda/patch, bellissimo esser ammaliati da qualcosa non solo fuori dalla propria confort zone ma dentro a quella opposta, è comunque talmente evocativo che non viene da badare alle note.

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