PG 26 - Isparta

Uno dei più noti, rosa e frutti rossi, che si sentono chiaramente, la rosa è una di quelle che classifico come pulite, ossia quelle non aggressive, leggermente saponose (ma non Sapone di Marsiglia, in questo caso sarebbe pungente). Un profumo che trovo più invernale che estivo, non sento l’oud quasi per nulla, il patch l’ho sentito moltissimo in apertura, poi è scivolato sul fondo, o comunque non lo identifico più. Un sottile balsamico è trasportato dal Perù balsam (nota di cui mi piacerebbe approfondire qualcosa), il calamo non saprei ancora distinguerlo, benzoino e ambroxan a dorare il tutto.
Ha un fondo dolce. La rosa è in primo piano, affatto legnoso, è morbido, caldo, avvolgente e confortante, una sciarpa, anzi una pashmina alla rosa. Il sottilissimo balsamico fornisce il blend e lega il tutto. I frutti smorzano e rinfrescano la rosa senza banalizzarla, si sentono bene inizialmente per poi spostarsi dietro fondendosi ad essa, illuminandola. Al dd il patch torna fuori. Questo rosa-patch non è il solito classico abbinamento, ha una luce diversa, merita proprio di esser sentito, oltre al patch al dd si avverte anche l’oud che riesce comunque a starsene in disparte ed a non rubare la scena agli attori principali, incoraggerei anche chi non ama questa nota a fare la prova. Molti lo mettono in relazione con il Portrait, secondo me perché la nota di rosa ha un tono simile, la stessa “pulizia”, ma sono fragranze differenti, non trovo altre somiglianze, soprattutto al dd sono diversissimi.
Buona persistenza, molto meglio di altri PG. Per me questa non è una rosa dark, ma ispira tepore e conforto, sicurezza, affetto, La rosa è immediato collegarla al cuore, quindi lo trovo anche un profumo romanti

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