Phoenicia

Uno o forse proprio quello meno diffuso, anche nei post passati c’è molto poco e non si vede passare in bacheca. Ad un primo spruzzo vetiver e legni, da profumo maschile anni ‘80, ma ho immaginato ci fosse altro. L’incenso che arriva poco dopo modifica completamente la situazione, si scalda anche l’oud, inizialmente forse sentivo più betulla, il labdano fornisce man forte all’incenso, il vetiver cala la sua intensità e si appoggia al sandalo. Come note centrali, ci sono datteri e uvetta, quindi uno si aspetta, a contraltare di quanto c’è al contorno, almeno un tono dolce, che vada ad equilibrarsi con il resto. Invece no, spiazza, perché non c’è nessun tono dolce di nessun tipo e queste note fruttate al mio naso non pervengono proprio.
Un incenso balsamico, legnoso, leggermente oudoso e leggermente smokey, rinfrescato dal vetiver, un legnoso affumicato incensato vetiveroso. Fondamentalmente da indosso maschile anche se non è più di tanto aspro e spigoloso. Credo però che forse, più che incenso andrebbe considerata fra le fragranze al vetiver e consiglio di provarla agli amanti di questa nota, è in effetti il vetiver, la nota che spicca maggiormente, un vetiver nel suo aspetto ozonato, non in quello radicioso, ecco che la combinazione con il balsamico dell’incenso e del labdano amplifica molto l’effetto. Più avanti nel dd aumenta anche la presenza dell’oud. Un profumo molto diretto con poche note evidenti, ma forse sottovalutato, per gli amanti di vetiver-incenso e oud.

Salvo diversa indicazione, il contenuto di questa pagina è sotto licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 License