Quando Rapita In Estasi

2019 L’ho già detto ma secondo me è il profumo con il packaging più bello ed il nome più interessante del 2019. Incenso immediato, supportato dal labdano, qualche sfumatura ecclesiastica c’è ma non è per nulla ascrivibile ai liturgici, i chiodi di garofano sono molto evidenti, il sentore è netto così come il legno di cedro subito sotto, poi arriva il floreale, non sento nessunissima sfumatura fruttata. Floreale che porta con sè un eco vintage che mi ha lasciato perplessa… ho cominciato a chiedermi: c’entra il mughetto usato? C’è del civet o castoreum non dichiarato in piramide ? (Probabile), è il patch a darmi questa sensazione? Boh, eppure, eppure l’immagine della nonna (non vuole essere un’immagine tenera, la nonna in questione era una beghina cattivissima) che andava in chiesa al mattino, infagottata nel cappotto di lana con sciarpa e cappello, nelle freddissime mattine invernali, arriva nitidissima. Comunque continuo ad analizzare, sento poco il vetiver, poco la tonka, l’abete c’è ma non ha accenti boschivi il profumo, è un sentore integrato in questo aroma del tempo che fu. Il rimando vintage è fortissimo, lo trovo un gran bel profumo ma non potrei indossarlo, davvero la nonna che… e poi capisco, ma caspita ma è, ma è Opium il rimando, ecco perché istintivamente mi veniva in mente lei, lei ed il suo profumo. Impressionante ogni volta che ti accorgi di cosa i profumi triggerano nella memoria senza che tu ne sia consapevole. Probabilmente se amassi il vintage sarebbe stato più chiaro ed evidente fin da subito ma io ci ho messo un po’ a capirlo.

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