Violet

Collezione Legacy

Abîme

Un legnoso davvero carino, Sandalo, Palo Santo e Cedro, direi che che i primi due si sentono maggiormente, sono sospinti da elemi, labdano e frankincense. Direi che questo legnoso secco e labdanoso, finisce in wish possibile. Caldo, non sento il pepe, come pungenza ma resta più evidente come tono aromatico, sento invece il peperoncino più evidente, come piccantezza, ovviamente. Semplice, diretto, ben bilanciato, anche questa fragranza la metto fra quelle più interessanti del marchio. Dicevo caldo, è secco e non dolce, non so se c’è anche un calore muschiato o leggermente benzoinoso, le note non lo dicono, oppure sia unicamente proveniente dal peperoncino, perché sento un tono quasi solare. Molto carino.

Compliment

Nathalie Lorson. La prima ventata è di fiori d’arancio luminosi, accompagnati dalla fresia, che per me è sempre luminosa, aria, fresco, un ruscello con vegetazione accanto. Non distinguo la palmarosa. Poi si scalda con benzoino lievemente vanigliato ed il floreale diventa un un bouquet più vasto con ylang, gelsomino e tube. Sicuramente la tube primeggia creando un floreale sciarposo e primaverile. Il gelsomino arrotonda un po’, mi pare di sentire meno l’ylang. La tube non la sento così verde come sembra dalla descrizione e nemmeno così canforata. Fr aggiunge molte altre note che non ci sono fra quelle ufficiali, non sento nessun fieno, nè foglie di violetta, peonia o eucalipto. Nella descrizione parla di cocco che non sento e non c’è nelle note, vaniglia non mi pare rilevante. Su di me è in tube/fresia/fiori d’arancio e gelsomino. Semplice, lineare, nessuna originalità ma è quello che ho preferito del marchio finora.

Nuée Bleue

Pourpre d’Automne

Nathalie Lorson. Nuvolettoso e sognante, lo definirei più romantico che rossettoso, leggermente talcato, senza eccessi, si sente bene l’apporto rugiadoso delle foglie di violetta. Il bouquet è dato da rosa, viola ed iris, e lo vedo quindi come pizzi, trine e merletti, in una ambientazione dei toni del 900. Le sfumature fruttate aumentano questa rotondità, pesca e prugna non sono immediatamente evidenti, ma forniscono toni più intensi e vivi. La fragranza la vedo su un bel viola carico ed intenso, ecco uno dei deficit della lingua italiana: abbiamo meno parole per definire alcuni colori, questo profumo è più purple che non violet, ma in italiano traduciamo entrambi con viola. Fragranza semplice e diretta, con una base poco connotata, che del benzoino oltre al muschio, ma non si percepisce. Quindi piuttosto minimal ed adatto a chi cerca un bell’accordo cosmetico, risulta infatti ben fatto e da provare per questo.

Sketch

Nathalie Lorson. Uno speziato molto classico, lo dico con entrambe le valenze, per qualcuno può voler dire che si viaggia su canoni e bilanciamento sicuri e per altri che la fragranza non dice nulla di nuovo, entrambe le letture sono contemporaneamente valide. Un patch tonkato è speziato da pepe rosa ed un poco di noce moscata legnosetta. Non luminoso, piuttosto vanigliato, ma sempre più tonkato che non vanigliato, il floreale è appena accennato (rosa e tube dalle note, ma non sento affatto la rosa, percepisco un floreale bianco generico). Invernale ed unisex.

Tanagra

Un floreale fresco, luminoso (mandarancio), acquoso, c’è pera, che però non sento come sfumatura fruttata, peonia, iris e fresia in primo piano, sul retro muschio e cedro, vetiver per ariosità. Piacevole, peonia ed Iris, leggermente talcato, sono un bell’abbinamento, ma la fragranza, sinceramente non mi dice niente di più. Piacevole, le darei un costo del 40-50% in meno. Non ha spiccata personalità o grande tridimensionalità, tenuta non lunga.

Un Air d’Apogee

Nathalie Lorson. Il tabacco morbido ed un po’ liquoroso è la prima impressione, quasi vanigliato, ah ma c’è la tonka nella descrizione, quindi sarà per quello che mi da questa impressione. Miele e mimosa si sentono proprio bene, è un miele campestre, non identifico invece l’anice, mentre la salvia resta una sfumatura più vegetale che non aromatica. Lieve ambratura e labdano non evidente, non sento pelle, nemmeno suède. Davvero molto, molto carino, non è un tabacco cupo o fumoso ma un tabacco biondo che assume sfumature floreali e liquorose. Autunno/Inverno, unisex ma tendente al femminile come genere. Non sento nessun Iris, nè rizoma, forse una vaga impossibile nel proseguo ma non di più. Non poudrè e non burroso, non legnoso. Nelle note ufficiali non c’è il fieno, probabilmente è una confusione fra honey ed hay, manca anche l’anice, che però, come dicevo, non sento. La fragranza è su di me un miele/mimosa/tabacco, con qualche sfumatura ulteriore… è bilanciato benissimo ed ha un ottimo rapporto q/p.

Collezione Cycle

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